
Quanto è bello guardare le foto dei bambini che praticano sport? Io ci perderei ore. Sfrutto questo bellissimo scatto dell’amico Stefano Teneggi per darvi un piccolo esempio. Manco a dirlo lo sport in questione è il rugby, estremamente educativo per i cuccioli: infatti li mette a stretto contatto con la disciplina, il sacrificio, la condivisione ed il rispetto per le regole. Valori determinanti per le loro crescite e, aggiungerei, per la società tutta.
Forse direte che sono un sognatore, ma sono convinto che per uscire dal pantano del nostro presente, dove le mazzette e le chiappe la fanno da padrona, si debba partire proprio da qui. Prima di avere bisogna dare. Spesso quello che si deve dare è maggiore di quello che poi ci torna indietro. Spesso falliamo. Ma quello fa parte della vita, la cosa importante è rialzarsi, diceva un certo Muhammad Ali…
Lo sport va promosso e sostenuto proprio per questi insegnamenti. Grande compito dei genitori è proprio di viverlo e farlo vivere ai bambini così. Fare “carte false” per vincere una partita in under 12 costruirà adulti che cercano le scorciatoie, che dimenticano etica e rispetto.
Ieri sera ho seguito su “Sfide” la vita di Pietro Mennea, fantastico esempio di uomo semplice in un mondo di superman che ha messo tutti dietro con volontà, sacrificio e caparbietà.
Concludo con un grande rammarico legato al sistema scuola Italia. Ho avuto la fortuna di poter visitare moltissime realtà all’estero, in paesi più avanzati di noi ma anche in stati più arretrati. Il denominatore comune, in ogni caso, era lo sport nella scuola, come materia di insegnamento. Quindi non un elemento da “incastrare” fra i compiti del pomeriggio, ma parte integrante del percorso di studio. Questo ovviamente prevede strutture adeguate, altro grave problema italiano. La cosa “strana” è che se provate a parlare di questo in giro avrete il 100% delle persone d’accordo con voi, ma… non si fa. Se l’assioma “sport = integrità morale” è vero… pensando al futuro… mi parrebbe più importante focalizzare investimenti qui e, forse, un po’ meno su Tav o Expo.
A presto!