Lo scorso 9 Luglio all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola si sono esibiti gli ACDC, ne hanno parlato un po’ tutte le radio e le tv, per non parlare dei social. Unica data italiana del “Rock or Bust World Tour” e grande risposta dei fans italiani con 94000 rockers presenti a fronte di una richiesta, da fonti organizzative, di oltre 150000 persone. Una vera festa del rock a cui ero ovviamente presente! 🙂

Ma da dove nasce il rock e tutta questa passione? Com’è possibile che band che suonano da 40 anni lo stesso genere ancora vendano milioni di dischi e realizzino pienoni come quello di Imola?

Imola
Imola
Il Rock dei nostri giorni deriva dal famoso “Rock & Roll”, genere di musica popolare nato negli Stati Uniti alla fine degli anni ’40, originato dal blues, dal bluegrass, dal country, dall’R&B, dal jazz, dal gospel e, in misura minore, dal folk.

Ben oltre un semplice stile musicale, il rock and roll, come si vede nei film e nei documentari, ha influenzato stili di vita, moda, atteggiamenti e linguaggio, originando inoltre altri sottogeneri musicali.

Attorno alla metà degli anni sessanta, il rock and roll si evolse in quello stile più generico e internazionale chiamato “musica rock“, sebbene abbia continuato a essere definito spesso con il nome di rock and roll. Musicalmente, il rock è incentrato sull’uso della chitarra elettrica, solitamente accompagnata, in un gruppo rock, dal basso elettrico e dalla batteria.

Gibson
Gibson “Diavoletto”
Negli anni il termine rock è diventato un termine generico utilizzato per indicare una grande varietà di sottogeneri musicali che si sono sviluppati nel corso del tempo. A partire degli anni sessanta in poi, la musica rock si è infatti diramata in una enorme varietà di sottogeneri: si è mescolata con il blues per dar vita al blues rock ed al southern rock, poi con il jazz ed altre forme di musica orchestrale per creare la fusion ed il rock progressivo. Allo stesso tempo, il rock ha anche incorporato influenze dal soul, dal funk e dalla musica latina. Nel corso degli anni sono nati altri generi derivati come il pop rock, l’hard rock, il rock psichedelico, il glam rock, l’heavy metal, e il punk rock. Gli anni ottanta hanno visto sbocciare il filone new wave, l’hardcore punk, il rock elettronico e l’alternative rock, mentre negli anni novanta si è assistito alla diffusione del grunge, del britpop, dell’indie rock e del post-rock.

Gli ACDC nascono da un’idea dei due fratelli Young, Malcom e Angus, due ragazzi scozzesi emigrati in Australia con la loro famiglia per motivi economici, che il 31 dicembre 1973, fondarono il gruppo. Il nome era stato scelto da loro sorella Margaret, che lesse la scritta AC/DC (Alternate Current/Direct Current) ossia corrente alternata/corrente continua su un elettrodomestico e la trovò adatta ad esprimere l’elettricità e il dinamismo del gruppo. La prima voce del gruppo fu l’inconfondibile Bon Scott, un timbro unico e tagliente e autore importante delle tematiche musicali sviluppate dal gruppo anche ben dopo la sua misteriosa e prematura morte nel 1980. Al suo posto venne scelto Brian Johnson come voce, seconda voce inconfondibile che mette il sigillo di originalità ai brani della band ancora ai giorni nostri.

Highway to Hell
Highway to Hell
Da allora cominciò la loro ascesa che ha portato gli ACDC ad essere considerati (e a ragione) uno dei gruppi che meglio identificano il Rock; il famoso “Rolling Stones” identifica il gruppo “di rilevanza storica fondamentale nel panorama rock di tutti i tempi.” Successo planetario con oltre 200.000.000 di dischi venduti ed intere generazioni catturate dal loro stile musicale inconfondibile, un rock basato su riff semplici e incisivi di ispirazione blues, doppia chitarra distorta (ritmica e solista) in primo piano, cantato stridente e aggressivo, versi e interpretazione scenica basati sullo stereotipo del “ragazzaccio” (a suo agio in un mondo di delinquenza, droga, alcool, soldi e prostitute) ma condito con ampie dosi di ironia (è celebre l’immagine del chitarrista, Angus Young, che si esibisce sul palco con una uniforme da scolaretto). Le tematiche presenti nei brani degli ACDC si rifanno molto spesso alla famosa triade “sesso, droga e rock and roll” e per i riferimenti sessuali vengono spesso utilizzati doppi sensi, di solito molto palesi e con connotati quasi umoristici.

Brian e Angus
Brian e Angus
Molte sono le loro canzoni celebrative della musica rock. A differenza della maggior parte degli artisti hard rock, gli ACDC hanno pressoché sempre evitato le power ballad, sottolineando spesso il proprio disdegno per quel tipo di approccio con la musica.

Gli ACDC hanno incontrato talvolta l’aperta ostilità di parte della stampa musicale, che li ha accusati di scrivere canzoni senza alcun impegno sociale e di essere completamente ancorati al proprio genere. Il gruppo non ha comunque mai dato molto peso a questo tipo di critiche. Famosissima una dichiarazione di Angus Young in merito: “Alcuni dicono che abbiamo tredici album e che sembrano tutti uguali. Non è vero. Abbiamo quattordici album che sembrano tutti uguali.” Ecco, da questa frase ironica si evince lo spirito inconfondibile e immortale del gruppo.

Angus Young
Angus Young
Ascolto gli ACDC da quando avevo 14 anni, ricordo che fui catturato dal ritmo, semplice ma forte, dalla chitarra di Angus e rimasi letteralmente sbalordito quando vidi la videocassetta di un loro concerto. Tutta quella gente impazzita che canta e salta a ritmo, un senso di libertà e di energia che non può lasciarti indifferente.

Mi dissi, non posso non vederli dal vivo.

Il popolo rock
Il popolo rock
Per mia fortuna in quel periodo incontrai anche le musiche dei Led Zeppelin, degli Who, dei Deep Purple e di altri gruppi che rappresentano “la ricchezza” di questo genere e anche il “core” del mio “credo musicale”.

Centinaia di sportivi di tutto il mondo usano brani degli ACDC come motivazione, come “power songs” da ascoltare a tutto volume in cuffia prima di una gara. Impossibile non gasarsi, non battere il piede o non imitare la chitarra di Angus sentendo brani come Thunderstruck, Highway to Hell, TNT, Whole lotta Rosie e l’immancabile Back in Black, scritta in ricordo di Bon Scott.

In passato sono stato un (modesto) batterista in un gruppo rock, gli indimenticabili “No Fly Zone” 🙂 , e vi assicuro che vivere e condividere la musica, il rock, con gli amici di sempre è una delle cose più belle ed intense che si possano fare. Ad Imola tutto lo spettacolo degli immensi ACDC è stato se possibile amplificato dal fatto che a vederli eravamo, ancora, tutti insieme: grazie Claudio, Andrea, Alberto ed Antonio, giornata indimenticabile!

La magia del rock quindi è senza tempo, ad Imola c’erano spettatori di ogni età, dai sessantenni ai quindicenni, accompagnati dai genitori che, probabilmente, a casa non ascoltano Gigi D’Alessio… 😉 Io pure sto facendo un buon lavoro da questo punto di vista:

Nuova generazione di rockers!
La mia bambina Saija fa parte della nuova generazione di rockers! 🙂
Se non li avete mai visti o ascoltati date un’occhiata a questo link, se invece siete già dei fans…continuate a diffondere il verbo del vero rock!

A presto.