Leggere della confessione del delitto di Motta Visconti mi lascia atterrito, senza parole, disgustato ed incazzato. Uccidere una persona è già per definizione una cosa terribile, togliere la vita, la cosa più preziosa. Non arrivo a capire come si possa uccidere tua moglie e due poveri bambini, 5 anni, 20 mesi, indifesi, creature perfette. 

Da cittadino italiano, da persona normale, da genitore non posso accettare questo.

E’ la giustizia che si deve occupare di un delitto del genere, ma in maniera seria. Io mi sono stancato di sentire che il carcere è un luogo dove si recuperano le persone, dove ricevi premi per la “buona condotta”, sconti sulla pena.

No. E’ ora di finirla.

Posso arrivare a pensare che chi ruba l’insalata dal banco frutta possa godere di qualche sconto e di un regime meno duro. Ma chi uccide un bambino di 20 mesi deve scontare l’ergastolo come pena punitiva, non può esistere reinserimento nella società, non può esistere riabilitazione o compassione. Ha eliminato vita e futuro di 3 persone, e salvo Dio (se ci credete) nessuno mai potrà ridare speranza a quei bambini e a quella donna.

Le carceri sono poche? I carcerati stipati? Costruiamone di nuove, diamo lavoro all’edile ed al personale che ci lavora dentro, creiamo impresa ed occupazione, i contribuenti non credo avrebbero nulla da dire se i loro soldi venissero impiegati così. 

La maggior parte dei delinquenti in Italia sono sereni, anche se beccati o non fanno carcere o escono in un baleno. Facciamo una distinzione fra “gravi e meno gravi” ma per certi crimini serve una pena certa, severa e definitiva. Chi uccide volontariamente qualcuno, per conto mio, perde ogni diritto.

Un pensiero ed una preghiera per quella donna e per i suoi due bambini.