Oggi torno a parlare di una questione che riguarda l’ambito sanitario, compreso quello che mi compete professionalmente cioè la Fisioterapia e la Riabilitazione. La recente cronaca, rodigina e non solo, ha per l’ennesima volta messo in evidenza come i tagli previsti dalle Regioni per la Sanità Pubblica stiano abbattendosi anche sui Centri Privati convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale, “costretti” a loro dire ad effettuare tagli del personale o addirittura a chiudere.

Fermiamoci un secondo e facciamo un passo indietro perché sia chiaro cosa significa essere convenzionarti alle USLL. Com’è noto a tutti la maggior parte dei servizi medici sono pagati in quote diverse, una parte dall’utente che ne beneficia (ticket sanitario) una parte, più cospicua, dal Sistema Sanitario stesso, in altre parole dalle nostre tasse. Questo sistema è operativo nelle Strutture Pubbliche (Ospedali) ed anche in Strutture Private (Cliniche, Centri Diagnostici, Poliambulatori, ecc) che potendo soddisfare particolari requisiti, “ricevono” dalla Regione competente la convenzione, cioè la copertura economica (soldi!) per poter erogare un numero di prestazioni convenzionate, cioè quelle per cui il paziente paga solamente il ticket sanitario. Per essere ancora più chiari facciamo due esempi con cifre approssimate:
- Risonanza Magnetica Nucleare: se il paziente la effettua in una Struttura Privata Convenzionata la paga poco meno di 40 euro, necessaria una prescrizione del medico di famiglia. La Struttura incassa la suddetta somma ed andrà ad incassare il conguaglio dalla Regione che può arrivare anche a 220 euro, quindi 260 in totale.
- Ciclo di Laserterapia: per eseguirlo in una Struttura Privata Convenzionata un paziente deve effettuare una visita Fisiatrica a pagamento (anche se in possesso di prescrizione di altro Specialista) dopo di che può prenotare 10 sedute di laser al costo di circa 40 euro. Anche in questo caso la Struttura incassa il ticket di 40 euro per poi essere conguagliata dalla Regione con una somma che può arrivare anche ai 100 euro, quindi 140 in totale.

Lo stesso sistema, pari pari, è utilizzato anche dalle Strutture Pubbliche ma misteriosamente con risultati economici molto diversi. Infatti, almeno da vent’anni a questa parte, la Sanità pubblica è in peggioramento continuo, si susseguono tagli al personale, riduzioni delle prestazioni, servizio spesso di bassa qualità fino ad arrivare alla tristemente nota “malasanità”.

DOMANDA: com’è possibile che Privati che utilizzano lo stesso sistema non solo non siano in perdita ma anzi realizzino risultati imprenditoriali ad altissima resa?
Verrebbe da pensare che il Ministero della Salute dovrebbe mettere a libro paga questi imprenditori per fargli dirigere le varie USLL licenziando in tronco i vari Direttori Generali. Ma parliamo una attimo proprio di impresa.

Ogni imprenditore al mondo ha come obiettivo quello di produrre profitto, banale ma verissimo. Il bravo imprenditore è colui il quale riesce a realizzare il proprio progetto, che può essere quello di realizzare un profitto “X”, piazzarsi nel mercato “Y”, dare lavoro ad un numero “Z” di persone, portare avanti la propria idea in maniera etica e così via. Allora quando possiamo definire un’Azienda in difficoltà? A tutti credo verrebbe da rispondere “quando non è più in grado di auto sostenersi”… ma per le Strutture Private Convenzionate di cui parlavo poc’anzi, sarà davvero così? I milioni di euro “sicuri” ricevuti dalle Regioni (e prima dallo Stato) per moltissimi anni hanno fatto alzare l’asticella dell’aspettativa di profitto sino a livelli difficilmente individuabili, magari non ponendo molti pensieri sulla qualità con cui i servizi venivano erogati, problema che nasce spesso in mancanza o scarsità di concorrenza. Perciò mi e vi chiedo, usando numeri di fantasia, una S.R.L. costituita da tre Soci che realizza un utile annuo di 5 milioni di euro (ricordo che l’utile è la differenza fra le entrate e le spese complessive di un’azienda, cifra che viene tassata e distribuita ai Soci) si può considerare un’azienda molto proficua, giusto? Come un’altra con un utile di 2 milioni di euro, giusto? Verrebbe da dire di si in effetti ma, la risposta giusta è “dipende”. La “relatività” di Einstein dice che se per 25 anni ho realizzato un utile altissimo e tutt’a un tratto mi viene chiuso un rubinetto di entrata importante… cosa farò? Mi “accontenterò” di un profitto inferiore? O cercherò di fare il possibile per mantenere invariati i miei guadagni e di conseguenza il mio “tenore” vi vita?

Scelta personale, questione di morale. Licenziamenti, declini e addirittura chiusure di questi Strutture dipendono dal ridimensionamento dei fondi pubblici (come sbandierato in lungo e in largo) o dal mancato ridimensionamento di chi li dirige? Perché, non vorrei vi fosse sfuggito, qui non stiamo parlando di automobili, di cappotti o giocattoli, stiamo sempre parlando sella salute delle persone, argomento che esige un senso etico di base che va molto ad di la del semplice creare profitto. Imprenditori di successo, quando verificano che la propria azienda comincia il declino, perché magari cambiano le materie prime, o cala la domanda, o il mercato cambia direzione, immediatamente investono sulla propria impresa per aumentare la qualità dell’offerta, rimpiazzarsi nel mercato più corretto, insomma reinventato il proprio business.

Pensate se negli anni 90 i titolari dell’azienda che produceva ed esportava le cabine telefoniche in tutto il mondo non si fossero accorti del fenomeno “telefonia mobile”, ed anziché pensare a come trovare una nuova collocazione nel mercato avessero convocato assemblee e conferenze stampa, invitando rappresentanti politici ed Istituzioni, gridando allo scandalo e denunciando al mondo che per colpa di Nokia e Motorola sarebbero stati costretti a licenziare molti dipendenti e forse a chiudere?! Esistono Strutture Mediche Private che erogano i propri servizi completamente a pagamento per i propri pazienti, che mai hanno attinto dai soldi pubblici delle convenzioni USLL, aziende fatte di persone che per definizione devono ogni giorno badare alla qualità, alla trasparenza, a rimanere sul mercato, quindi alla propria competitività. Ce ne sono sparse in tutta Italia [www.equipe.ro.it <– questa la conosco bene e ve la consiglio! 😉 ], tantissime di queste pur avendo tutti i requisiti necessari non sono mai riuscite a “giocarsi” la partita per poter ottenere la convenzione USLL o almeno una porzione di questa, perché… da 15 anni c’è la legge… ma manca l’applicativo. Che vuol dire? Che le cose non possono cambiare.

Tutti i dipendenti delle Strutture Private Convenzionate che spesso si fanno trascinare in manifestazioni in piazza contro il Governo ladro, forse dovrebbero fermarsi e fare una riflessione: capire, o cercare di capire, perché i propri titolari invece di chiedere aiuto alle Istituzioni per “difendere” i propri dipendenti con una comoda “leva sociale”, non lo fanno reinvestendo nella propria azienda il frutto di anni ed anni di successi e di guadagni, rimettendola sul mercato, così da dare speranza e sicurezza a chi lavora per loro. Lascio a voi commenti ed eventuali risposte… A presto.
La realtà è come è, non come la si vorrebbe (Julio Velasco) e io aggiungo che la realtà non è come la si vuole raccontare per trarre un profitto su chi ne sa meno. Ho letto l’articolo e l’ho trovo errato, molto semplicistico e fuorviante per chi lo legge, se vi interessa vi spiego il perché però io mi basero’ sui fatti cioe’ sul: “come e'”. Credo sia corretto che i lettori debbano avere almeno un secondo punto di vista, poi saranno loro a farsi un’idea. Quanto scrivero’ sarà estraneo a chi ha scritto l’articolo perché ha raccontato uno scenario con una visione miope molto probabilmente perche’ abituato ad una realtà piccola in cui è solito operare.
Sicuramente ad ognuno il proprio mestiere infatti i bravi fisioterapisti non disquisiscono di strategia aziendale ma danno il meglio di loro stessi per curare il paziente, il loro primario obiettivo e preoccupazione è questa, guarire con la massima professionalità il paziente a loro assegnato. Vi fareste gestire i risparmi di famiglia da un architetto? Immagino di no. Chi scrive l’articolo è un fisioterapista (forse da 20 anni) che si è inventato imprenditore (forse da 5 anni) e non ha mai gestito centri convenzionati; questi sono fatti e leggere le sue parole e’ come sentire parlare di tecnica di difesa da persone che si occupano di cucina. Purtroppo non è così semplice e nemmeno così vantaggioso economicamente.
Ma ritorniamo alle sue critiche sulle strategie aziendali da lui evidenziate; tali critiche sono rivolte ad una ditezione aziendale che, partendo da una piccola pelestra per ginnastica correttiva nel giro di 25 anni ha creato 7 centri che spaziano dalla riabilitazione (anche in acqua) alla diagnostica dando una opportunità all’intera cittadinanza (non solo di Rovigo) a potersi curare senza dover pagare le tariffe tipiche dei centri privati e soprattutto si è potuta curare in tempi coerenti con la loro necessità. Questo ha comportato un lungimirante investimento proprio a tutela dei dipendenti stessi. Anche questo è un fatto.
Il servizio sanitario in passato non era in grado di poter rispondere alle richieste della popolazione e anche lui, gestito da dirigenti professionisti, non da figurre qualunque, ha capito in termini di costi-bnefici, quale fosse la strategia migliore ovvero dare alcune prestazioni in convenzione. Dire il contrario è equivalente a dire:”piove, governo ladro!”. Parlare di centro convenzionato significa parlare di una struttura che deve rispondere a precisi standard che vengono controllati con cadenze trimestrali e non quinquennali come invece sono i centri privati. Questo per dire che la convenzione non è una targhetta sulla porta ma un marchio di qualità serio.
Trovo anche poco “strategico” puntare ad ottenere un vantaggio economico cercando di creare malcontento tra colleghi fisioterapisti che purtroppo si trovano in una condizione di incertezza e ogni giorno continuano a fare il proprio lavoro, però loro sono sempre concentrati sul paziente.
Forse chi ha scritto l’articolo ignora che i centri convenzionati a cui si è rivolto riescono a dare un servizio a tutti e non solo a chi ha i soldi e, da come emerso dai giornali, questi centri hanno continuato ad erogare il servizio alla cittadinanza anche a rimborsi USL esauriti, questo significa che per la dirigenza i costi erano superiori ai ricavi; è sapete cos’ è successo? hanno continuato ad erogare il servizio senza intaccare le tariffe e tanto meno lo stipendio dei bravi operatori interni, cosa incredibile secondo l’articolo letto. Eppure è andata cosi’ anche questo è un fatto.
Si aggiunge che per il fatto che i centri privati (non tutti ma purtroppo chi scrive rientra nel gruppo) per poter rientrare nei costi-benefici, deve limare sulle prestazioni ovvero standardizzare le terapie pirtroppo non sempre per il vantaggio del paziente infatti non sempre le terapie sono assegnate dal medico fisiatra ma direttamente dal fisioterapista; ora senza nulla togliere al fisioterapista i centri convenzionati prevedono la valutazione di ogni caso dal medico fisiatra questo perché non è un passaggio burocratico ma garanzia di successo che il percorso curativo sia il migliore possibile. Vi sentirete tranquilli di far costruire la vostra casa direttamente dal muratore senza un passaggio da un architetto che valuta e prepara il progetto? Penso proprio di no.
Mi stupisco che ci si auguri che tutto diventi privato in quanto lo scenario sarà apocalittico per le categorie in difficoltà oltre che per gli attuali centri privati che si troveranno fette di mercato erose dalla presenza di centri, prima convenzinati con standard qualitativi e organizzazione interna di livello aziendale e non di bottega.
Aggiungo che è evidente che la strategia di denigrare il concorrente a proprio vantaggio non paghi nessuno.
Se si vede il mondo attraverso una fessura si rischia di pensare che sia tutto verde e semplice; questo in sintesi è l’informazione errata che emerge dall’articolo.
La realtà è come è non come si vorrebbe; è adesso giudicate voi se non sia il caso di preoccuparsi seriamente senza inutili strategie pubblicitarie denigratorie.
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…qui una semplice risposta sarebbe riduttiva… meglio dedicargli un post intero… stay tuned…..
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La verità é che quando si parla di soldi, si parla di soldi. Numeri e cifre, non pazienti e patologie.
Spesso la certificazione di qualità e quindi anche la convenzione in una struttura privata convenzionata, si paga sottobanco agli ispettori delle ASL e USLL.
Al datore di lavoro non importa quanto sia bravo e capace un fisioterapista. Importa che produca e che non porti problemi. Poi come questo faccia il lavoro non importa alle parti alte.
Parlo da fisioterapista dipendente di una struttura privata convenzionata… E voglio portare le testuali parole del proprietario dette in un momento di sovraffollamento di pazienti.
Premetto che dove lavoro io, per quanto riguarda i profili riabilitativi ortopedici da 30′, ogni fisioterapista riceve un paziente ogni 15′, cioé in un’ora sono 3 pazienti “quando é tutto nella norma”, ma le ASL e USLL non lo sanno.
Ad un mio collega G. accadde che arrivarono più pazienti del previsto, tipo 5 pazienti con l’appuntamento nello stesso orario.
Ovviamente i pazienti si lamentavano per l’attesa in accettazione. Dunque ci fu un richiamo da parte della direzione, nei confronti del collega… Bah
fatto sta che il proprietario, mentre discuteva dell’avvenuto con un segretario dell’accettazione, disse : A me non importa se G. ha mille pazienti allo stesso orario, mi importa che eroghi la prestazione!
Questo perché volevo fare un po’ un esempio di quello che oggi é spesso l’atteggiamento della riabilitazione convenzionata.
In realtà é colpa dei controllori, e anche di noi fisioterapisti.
Chiudo qui il discorso per non uscire fuori tema.
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Bisognerebbe fare tanti ma tanti corsi sul DPR relativo al nostro profilo professionale in modo che tutti prendiamo coscienza delle opportunità che la legge ci attribuisce, sono certo che a quel punto il fisiatra lo vediamo con un’altra ottica e soprattutto non ci metterebbe i piedi in testa. I
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Grazie Franco e grazie Salvo per i vostri commenti e le vostre testimonianze a riguardo!!
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